Così, a Casa Aluffi abbiamo invitato i parenti, che non possono venire di persona a visitare i nostri ospiti, a scrivere loro una lettera; lettera che è stata poi consegnata ai destinatari, i quali l'hanno letta, o quando non riuscivano, hanno ascoltato una voce amica leggerla per loro. In ogni caso le preziose parole sono state stampate, perché possano essere conservate e toccate. A volte un foglio scritto è un giardino fiorito nel deserto dei tempi.
Certo, oggi i mezzi di scrittura sono per la maggior parte cambiati, e spesso non siamo più abituati a scrivere ( "Per te probabilmente sarà difficile da comprendere, perché ai tuoi tempi quando il telefono era alla portata di pochi, le lettere erano l’unico mezzo tangibile di comunicazione e quindi tutti erano grandi utilizzatori di questa forma di comunicazione."), ma lo spirito è sempre lo stesso e le lettere semplici scritte ai propri cari sono incredibilmente simili a quelle scritte a chi era lontano nei tempi passati, a testimoniare che i sentimenti fondamentali sono sempre quelli.
Ci sono le rassicurazioni, "noi stiamo tutti bene", e le raccomandazioni: "mi raccomando cerca di stare bene e di mangiare sempre tutto quello che ti danno.", " Mi raccomando, stai tranquilla, riposati e non preoccuparti per noi". Ma soprattutto una frase non manca mai: "Ti vogliamo bene". Poi ci sono le annotazioni sulla vita quotidiana: " ieri ho persino fatto le tagliatelle come tu mi hai insegnato.(...) Avevo piantato degli alberi di albicocco ed anche un melo di renette. Speriamo che attecchiscano così mangeremo i frutti.", "...i ragazzi studiano con il computer." O si fanno paragoni con periodi che ci siamo soltanto sentiti raccontare: " Cerchiamo tutti di apprezzare quello che questi giorni particolari ci fanno vivere. Prima ho usato la parola guerra e ti assicuro che così sembra. Coprifuoco ad oltranza e di tanti giorni e i giorni sono fatti di tante ore. Ma a differenza di quel brutto periodo passato che sicuramente ricordi, tante sono le cose diverse. Siamo al caldo, abbiamo cibo a sufficienza e modo di avere notizie non da Radio Londra e anche i modi per poter contattare parenti e gli amici sono immediati e non in mano a staffette. Le medicine si trovano sempre e la televisione ci porta in giro per il mondo. E acqua, luce e gas per lavarci, riscaldarci, cucinare.""
Poi ci sono le annotazioni più intime, quelle che magari a voce, o in altri momenti, non verrebbero fuori. Ma la scrittura è una grande alleata del cuore: "In questi lunghi giorni durante i quali anche noi non potevamo uscire di casa ho ripensato a tutto quello che tu e papà avete fatto per me e a quanti sacrifici avete fatto per vedermi crescere sereno e felice. Non finirò mai di ringraziarvi per il vostro amore e per la pazienza che avete dovuto tirar fuori quando vi facevo disperare... Non sai quanto mi dispiace non poterti restituire in questi giorni di isolamento forzato per tutti un po' di quell'attenzione che tu hai sempre avuto per me." E ancora: " Ciao Mamma, ti scrivo per dirti che noi figli siamo molto orgogliosi e fieri di te per come affronti questo momento duro di non vederci. Sei una donna forte. Buona ma non stupida. Non hai potuto studiare ma hai tanto buon senso. Hai sempre lavorato duramente e ora ti tocca anche questo sacrificio. Ma sono sicura che la voglia di riabbracciarti ci fa resistere tutti. Un grosso bacione...arriverà la fine. Ti vogliamo bene!"
E infine c'è l'affettuoso e grato riconoscimento del lavoro di tutte/i coloro che partecipano alla vita di Casa Aluffi, perché sia il più possibile serena sempre, anche in questo difficile momento. Apprezzamento che emerge soprattutto dalla rete di sentimenti che si creano tra esterno e interno. Perché "Famiglia è dove la vita inizia", ma anche dove continua giorno per giorno, purché l'amore e il rispetto non finiscano mai e rendano le esistenze vive in ogni loro tratto. La famiglia vera si crea ogni giorno, e questa lettera lo testimonia: "Asti 27/03/20 - Carissimi tutti, vorrei farvi sapere che stiamo facendo un grande sacrificio a non venire a trovarvi! Quando arrivo da voi e suono il campanello c’è sempre qualcuno che mi accoglie scherzando. P. che scherza con me: “ Piove bagnato eh..” oppure mi chiede: “ da dove vieni? Da Asti? Da Nizza?...non si capisce più niente…” Poi trovo M. che mi chiede come sto ed anche lei vuole sapere da dove vengo e cosa faccio. Rispondo sempre con piacere e sono contenta di raccontare e rispondere a tutte le vostre domande. Venire a Castelnuovo per me non è solo stare qualche ora con mia mamma ma essere con degli amici con i quali posso chiacchierare, raccontare. Le vostre storie sono per me preziose per gli insegnamenti che mi passate e che mi fanno sempre riflettere. Apprezzo tanto la forza , il coraggio e l’ottimismo con i quali affrontate ogni giornata che passa. Affrontiamo questo periodo con grinta ed anche con allegria! Passera’ anche questa e ci ritroveremo a scherzare nei corridoi a raccontarci ricette di cucina e segreti per l’orto o il giardino…sopporterò con coraggio i rimproveri scherzosi di S.: “ Sei arrivata in ritardo!!!”. E di P. quando esco: “ In ritardo in ritardo!!”. Mi mancate. Ci mancate. A presto." A presto, certo: anche voi ci mancate e vi vogliamo bene.