Il tempo di questo inatteso isolamento è lungo, idee bisogna averne tante e praticabili. Abbiamo iniziato con un laboratorio di cucina: il cibo è sempre una risorsa e la dolcezza non può che far bene...
...ed è un ottimo modo per realizzare soddisfazione, autostima e voglia di stare e condividere insieme
Ma se tutti hanno necessità di muoversi, degli adolescenti costretti all'immobilità, a non spostarsi in un ampio spazio, ne hanno ancora di più. Così sfruttando la posizione della nostra Comunità e l'arrivo della primavera abbiamo organizzato un'ora di ginnastica all'aperto a cui tutti hanno aderito, dimostrando il bisogno di sfogare in azione le proprie emozioni con un linguaggio con cui forse è più facile esprimersi. Abbiamo fatto esercizi, corso, ognuno con i suoi ritmi e con un occhio all'altro, giocato a calcio. Questo siamo, un corpo che contiene emozioni e pensieri. E abbiamo bisogno di sentire e di essere consapevoli dell'uno e degli altri.
E proprio per questo motivo ci siamo anche sentiti di proporre ai ragazzi un momento che fosse "uno sfogo dei pensieri", in cui potessero parlare delle loro sensazioni, delle malinconie, delle paure.
Ne è uscita quasi un'incredulità per il mondo non visto che sta là fuori, il mondo delle mascherine, delle lunghe code al supermercato, il mondo che pone limiti per proteggere. Ne è uscita la nostalgia della scuola, ma anche un conoscersi meglio con chi condivide gli stessi spazi, ogni giorno, un maggiore apprezzamento di chi si ha accanto, un sentirsi "a casa" nella Comunità.
E infine abbiamo sperimentato che si può danzare sulle proprie tracce, che siano passi o impronte di mani che vogliono segnalare la propria esistenza, la propria voglia di vivere.
Un desiderio che a chiedergli come si chiama, ha un nome ben preciso, un nome che dà respiro e a cui tutti, con strade e modi differenti, con forza e fragilità, aspiriamo: Free, Libertà.