Forse ha insegnato alle bambine e ai bambini che esiste un bene comune e che salvaguardare gli altri significa anche salvaguardare se stessi.
Ha insegnato loro a trovare soluzioni spontanee per stare vicini nel rispetto delle regole: un filo sottile steso tra noi e le amiche, alla fine è ciò che ci permette di rimanere insieme, sani e senza pericolo. Perché l'amicizia conta più di qualsiasi confine, ed è un bene così grande da superare tutti gli ostacoli.
E nel nostro bel cortile accogliente, sotto le chiome degli alberi che ci conoscono così bene, si può ballare insieme ed essere allegri anche rispettando il limite di una corda, perché ancora non si può toglierla di mezzo e tornare ad abbracciarsi. Ce lo ricordano le maestre, ce lo raccomandano i genitori: ce lo dicono le persone che ci amano e quindi non può che essere una buona cosa, una cosa che viene dal cuore.
Le bambine e i bambini sono un ruscello puro, che nel suo scorrere si affida totalmente agli adulti e noi non possiamo tradire questa fiducia. Dobbiamo essere attenti a quell'acqua limpida che brilla sotto il sole e scorre allegra verso la vita: tradire quella risplendete fiducia sarebbe tradire loro e noi stessi.
Quante cose hanno imparato bambine e bambini in questo periodo. E quante cose, noi adulti abbiamo imparato da loro: la loro capacità di adattarsi, le loro soluzioni, ci sono di esempio. E la loro fiducia, quell'acqua pura che ci è affidata, ci disseta, fa fiorire i cuori nostri e loro e ci rende migliori